Niente mascherine a 'C'è posta per te': Maria De Filippi spiega perché

A C’è posta per te niente mascherine e quasi nessuna traccia del tanto raccomandato distanziamento. Maria De Filippi spiega il perché. La conduttrice ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa chiarisce sul suo programma, prima che si inneschino polemiche inutili. La trasmissione, che ha iniziato a registrare a partire dall’estate 2020, parte col botto e conquista il 28% di share, ma in molti notano il particolare: è tutto come negli altri anni o quasi, nonostante la pandemia che sta affliggendo il mondo…

Niente mascherine a 'C'è posta per te': Maria De Filippi spiega perché

“Sono stata fortunata perché abbiamo registrato in gran parte in un periodo più favorevole”, precisa Maria De Filippi, interrogata da Fazio sulla questione. Poi, a proposito dei protagonisti delle storie, rivela: “Vengono tutti tamponati, chiusi in un albergo, sia chi riceve che chi manda la posta".

La conduttrice ospite di Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' chiarisce sul suo programma

E continua: “Quest’anno, quando c’è stato quello che c’è, non sapevamo. Quindi abbiamo fatto così: chi manda la posta veniva tamponato e chiuso; i destinatari, dopo avere ricevuto la posta, venivano tamponati e chiusi. Qualcuno è stato rimandato a casa. Non ci saranno ospiti internazionali”.

Non vuole ci siano inutili polemiche sul mancato distanziamento e la mancata protezione in onda

C’è posta per te, nonostante non sia sembrato così nella prima puntata, è stato costretto a cambiare pelle a causa del Covid. Maria De Filippi a Fazio anticipa che alcune storie raccontate parleranno pure di quel che è accaduto nel mondo in questo drammatico 2020 appena concluso. “C’è posta cambia ogni anno perché viene fatto con le storie della gente. Ieri sera, ad esempio, andava in onda la storia di una ragazza che chiamava per il padre che non ha più un lavoro. Appartiene a un momento ben preciso. Quest’anno troverai persone che hanno perso i loro cari in terapia intensiva senza nemmeno poterli vedere”, sottolinea la presentatrice.

In tv la bionda racconta pure cone la trasmissione abbia cambiato pelle a causa del Covid

Poi svela i metodi di lavoro del programma: “Abbiamo la fortuna di ricevere tante richieste, ne riceviamo 600/700 al giorno. E’ un lavoro certosino. C’è una redazione che lavora tutto l’anno. Io vedo tutti gli ospiti che portiamo in trasmissione e in quel momento scegliamo le storie. Poi viene consegnata la posta e spesso la posta viene rifiutata per cui la storia non viene presa e si va avanti. Se guardi bene la trasmissione ti accorgi che in una storia sono abbronzata, in un’altra ho i capelli un po’ più lunghi. Non ci sarebbe un altro modo per fare C’è posta. E’ il programma che mi agita di più. Quando il destinatario della posta entra in studio è la prima volta che lo vedo anch’io”.