Selvaggia Lucarelli stronca la dedica d'amore di Claudio Bisio alla moglie: 'Falso'

Selvaggia Lucarelli non apprezza la dedica d’amore di Claudio Bisio alla moglie Sandra Bonzi, con cui è sposato dal 2003. L’attore al Corriere della Sera svela: “Senza di lei non sopravviverei”. La giornalista 47enne lo stronca: “E’ falso”.

Selvaggia Lucarelli stronca la dedica d'amore di Claudio Bisio alla moglie: 'Falso'
Selvaggia Lucarelli stronca la dedica d'amore di Claudio Bisio alla moglie: 'Falso'

L’artista 65enne, legatissimo alla donna, al quotidiano dice: “Non succederà mai che Sandra mi lascerà, ne sono certo, ma se per assurdo dovesse farlo io qui dico una cosa che vorrei che tutti i lettori e le lettrici del Corriere sapessero: non sopravvivrei. Mi sentirei completamente perduto. Lei possiede certi comandi che mi tengono vivo”. Selvaggia lo bacchetta.

In un lungo post la Lucarelli, in passato vittima per 4 anni di una relazione ‘tossica’ che l’ha segnata e che è riuscita a raccontare, a causa della sofferenza patita, solo dopo ben 10 anni, sottolinea: “Bisio è senz’altro animato da buone intenzioni, ma questa dichiarazione, per chi come me conosce bene il tema, contiene una serie di problemi. Soprattutto perché non è un biglietto su un mazzo di fiori ma una frase rilanciata ovunque”.

“Dire che non sopravviveremmo alla fine di un amore è un meraviglioso artifizio retorico, un’iperbole, ma è falso. Alla fine di un amore-per fortuna- si sopravvive. La narrazione per cui la nostra stessa esistenza/sopravvivenza dipenderebbe dall’altro è (forse) buona al massimo per slanci poetici e Baci Perugina, ma non per dichiarazioni pubbliche”, continua Selvaggia.

La giornalista critica la dichiarazione dell'attore sposato dal 2003 con Sandra Bonzi 

Poi aggiunge: “Così come la frase ‘lei possiede certi COMANDI che mi tengono VIVO’. Nessuno dovrebbe possedere comandi, nessuno ci tiene vivi, se non noi stessi e una vita piena in cui le relazioni arricchiscono, non TENGONO IN VITA. E’ doveroso, da parte dei personaggi pubblici, imparare ad usare le parole nell’ambito dell’affettività come si sta facendo nell’ambito dell’inclusione, ovvero con attenzione e cura. Le nostre parole, il nostro modo di raccontare i sentimenti e le relazioni contribuiscono a formare l’educazione sentimentale altrui, non dobbiamo dimenticarcelo”.

“L’idea che senza l’altro si sia morti, che l’altro governi la nostra vita e che se ne sia dipendenti non è romantica - precisa ancora Selvaggia Lucarelli - E’ alla base di quei pericolosi retaggi culturali per cui, nella migliore delle ipotesi, si rimane impantanati in relazioni velenose e svilenti perché ‘senza l’altro non sono nessuno’ e nella peggiore ‘ti uccido perché non puoi esistere senza di me, io devo essere il tuo tutto’.

Poi rivolgendosi direttamente all’attore conclude: “Caro Bisio, tua moglie è senz’altro una donna stupenda, ma siamo sicuri che te la caveresti anche senza di lei. Perdendo molto, forse, ma rimanendo intero. Perché tua moglie è fuori da te, non te”. La ‘dipendenza affettiva’ preoccupa la giornalista: la ritiene dannosissima.