''Sono stata un anno in clinica psichiatrica senza cellulare'': Sara Tommasi torna in tv e ripercorre il suo difficile cammino verso il superamento della malattia

  • La 42enne umbra è protagonista di un’intervista che andrà in onda a ‘Storie di donne al bivio’
  • Con Monica Setta ha ripercorso cosa le è accaduto una decina di anni fa
  • Poi il percorso fatto per rimettersi in piedi, grazie anche all’importantissimo intervento della madre

Sara Tommasi è tornata in tv e ha parlato di quanto sia stato difficile uscire dal tunnel in cui era finita.

L’ex showgirl, che oggi vive tra l’Italia ed Egitto insieme al marito Antonio Orso e ha superato la malattia, ha spiegato a ‘Storie di donne al bivio’ che fu sua madre a intervenire per farla ricoverare e curare.

Questo sembra averla salvata. Oggi il genitore non c’è però più, è venuto a mancare durante il Covid.

Sara Tommasi, 42 anni, tornata in Rai per un'intervista con Monica Setta

La 42enne umbra, che una decina di anni fa è stata al centro delle cronache e per un po’ non si era capito cosa le stesse succedendo, ha ripercorso gli anni più duri con Monica Setta. L’intervista andrà in onda in una delle prossime puntate della trasmissione.

Alla conduttrice del programma di Rai2, come riportano alcune fonti tra cui ‘Leggo’, ha detto: “Nel 2012 al culmine del mio successo scopro di essere malata e di avere un grave disturbo bipolare.

“Mia madre, che ho perso recentemente durante il Covid, mi pregava di smettere e curarmi. Ma io non volevo rinunciare ai soldi e alla popolarità, ha aggiunto.

“Per andare avanti prendevo cocaina unita anche ai super alcolici dei party mondani a cui presenziavo. Dopo un anno non era più io”, ha spiegato.

Oggi Sara vive tra l'Italia e Sharm El Sheikh

Incontrò sul suo cammino persone completamente senza scrupoli che la coinvolsero in squallide situazioni.

“Ormai totalmente divorata dalla malattia sono finita in un giro di delinquenti che mi hanno drogata per farmi girare un film pornografico, ha affermato.

“Ricordo le violenze di quel set dove mi avevano dato la droga dello stupro”, ha proseguito.

Fu Cinzia Cascianelli, sua mamma, venuta a mancare nel febbraio del 2022, a compiere un’azione risoluta.

“Fu mia madre a capire e a farmi ricoverare coattivamente in clinica psichiatrica dove sono rimasta un anno senza cellulare né altro, distaccata dal mondo solo dedita alle cure farmacologiche e a lunghe sedute di psicoterapia”, ha fatto sapere.