Francesco Totti sfodera un avvocato pazzesco per affrontare il processo di divorzio da Ilary Blasi

  • Il 45enne si sarebbe rivolto ad Annamaria Bernardini de Pace per il divorzio
  • La conduttrice assistita da Alessandro Simeone, ex braccio destro della matrimonialista

A settembre arriva ‘la resa dei conti’. La separazione tra Totti e la Blasi ruba la scena. Al rientro dalle vacanze tutti i nodi arrivano al pettine. Ilary e Francesco dovranno incontrare i rispettivi legali e così le strategie possibili per un addio ancora molto chiacchierato diventato assolute protagoniste. Si vogliono evitare conflitti, guerre sotto la luce del sole, quel ‘c’eravamo tanto amati’ che potrebbe danneggiare sia il 45enne che la 41enne e, soprattutto, i loro tre figli: Cristian, 16 anni, Chanel, 15, e Isabel, 6.

Totti-Blasi, la separazione da Ilary e le strategie legali dell’ex giallorosso

L’ex Capitano della Roma, in accordo con l’avvocato Antonio Conte, che lo segue da anni, si sarebbe rivolto ad Annamaria Bernardini de Pace, famosissima matrimonialista milanese. Così scrive il Corriere della Sera (e anche Novella 2000). “Gli intrecci personali e patrimoniali tra Totti e Ilary Blasi sono molti e difficili da sciogliere, magari potesse bastare un comunicato stampa (peraltro disgiunto, e questo già faceva intuire parecchie cose) a chiudere 17 anni di matrimonio, di vita e di interessi economici in comune: immobili, quote societarie, partecipazioni, investimenti”, sottolinea il quotidiano di Via Solferino.

Il giornale fa sapere che i rapporti tra Ilary e Francesco sarebbero “ai minimi storici”. Da qui la scelta di Totti di assoldare nel suo team la Bernardini de Pace: “La scelta è doppiamente strategica. Prima di tutto perché, pur restando quello di Roma il foro principale, anche quello di Milano diventa cruciale, poiché negli ultimi cinque o sei anni la vita privata e professionale di Ilary Blasi si è di fatto spostata lì e forse vi resterà anche in un prossimo futuro: lavoro, amicizie, frequentazioni, su cui ci sarebbe, dicono, ancora molto da scoprire. E dunque occorreva un avvocato esperto di questa diversa realtà, specialmente del mondo dello spettacolo. E il cognome Bernardini de Pace è una garanzia”. 

Il 45enne si sarebbe rivolto ad Annamaria Bernardini de Pace per il divorzio dalla presentatrice 41enne

Non è la sola ragione, ce n’è un’altra per il Corriere: “Inoltre l’avvocato Alessandro Simeone, che assiste la conduttrice dell’Isola dei Famosi, è stato per anni il braccio destro di Bernardini de Pace. Quindi i due si conoscono bene, si stimano, sono in ottimi rapporti. E questo potrebbe aiutare a rendere meno conflittuale la causa di separazione. C’è ancora speranza infatti di giungere ad una consensuale, che risparmierebbe ad entrambi i contendenti tempo e veleni”. I due spererebbero in un accordo abbastanza pacifico: darsi battaglia non sarebbe per entrambi una scelta ideale.

Sempre stando al giornale, il continuo condividere sul social di Ilary non sarebbe piaciuto al suo ex marito, con cui il rapporto è durato per ben 17 anni: “Un atteggiamento forse volutamente provocatorio nei confronti del mai detronizzato Capitano giallorosso, che avrebbe magari preferito più discrezione. E che, nonostante il continuo pettegolezzo su lui e Noemi Bocchi, non ha mai proferito parola, è sparito dai social, fermo e buono a Sabaudia. Ma non è disposto ad aspettare all’infinito. E a sopportare la qualunque. Di passare per il marito fedifrago quando sa bene che il motivo della crisi matrimoniale insanabile tra lui e Ilary non è Noemi Bocchi, ma altro. E non da parte sua”.

La famosa matrimonialista 74enne servirebbe per raggiungere un accordo consensuale tra i due

Totti non sarebbe inoltre d’accordo col trasferimento di Ilary a Milano: “Se Ilary insistesse nel volersi trasferire a Milano, magari con la piccola Isabel, Francesco si opporrebbe con tutte le sue forze. Non ne vuole nemmeno sentire parlare”. Se la presentatrice, poi, intendesse andare in tv a parlare dell’addio, “allora la consensuale diventerebbe un’utopia non più percorribile. Totti sarebbe costretto a dire la sua pubblicamente. Per filo e per segno. E si andrebbe in tribunale, a Roma, per la separazione giudiziale. Calcolando che soltanto per avere una prima udienza potrebbero volerci cinque mesi, la causa durerebbe fino a tre anni”. Nessuno dei due vorrebbe percorrere questa strada.