Stefano D’Orazio portato via dal Covid: stava migliorando, ma poi…

Se n’è andato Stefano D’Orazio. Il batterista dei Pooh aveva 72 anni. A portarselo via una combinazione che sembra non lasciare scampo: il Covid e una malattia pregressa (di cui si sa molto poco). Era ricoverato da una settimana a Roma. Nel pomeriggio di venerdì 6 novembre sembrava che le sue condizioni stessero migliorando. Poi la terribile notizia, un fulmine a ciel sereno. A raccontarlo è stato Roby Facchinetti via social. Il collega ha scritto su Instagram nella serata di venerdì: “Stefano ci ha lasciato! Due ore fa... era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato... oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando... poi, stasera, la terribile notizia”.

Stefano D'Orazio, 72 anni, è morto dopo una settimana di ricovero con il Covid

“Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui”, ha aggiunto il cantante. “Ciao Stefano, nostro amico per sempre... Roby, Dodi, Red, Riccardo”, ha poi concluso nel messaggio, arrivato da tutti gli ex membri della band musicale italiana.

A ricordarlo anche il figlio di Roby, Francesco Facchinetti. Per lui Stefano era uno zio. “Ciao zio SDO, in questo giorno di grande sofferenza per tutti noi io ti voglio ricordare così: alla tua batteria. Quella batteria infinita, grandissima, che è diventata il tuo simbolo: la batteria di Stefano D’Orazio! Grazie della tua gentilezza, del tuo animo nobile e grazie per essere stato sempre vicino a mio papà. Salutami Valerio, i miei nonni e lo zio Tato. Ti ho voluto bene e tu ne hai voluto a me... buon viaggio nei tuoi Giorni Infiniti!”, ha scritto sempre sul social.