Bobo Vieri nella bufera del calcioscommesse

Non c'è pace nel mondo del pallone. Dopo Calciopoli, nel 2006, è arrivata la bufera del calcioscommesse che ha coinvolto tanti calciatori, alcuni dai nomi altisonanti.
Nel registro degli indagati della procura di Cremona, ieri, è comparso pure il nome di Christian Vieri. Sotto la lente di ingrandimento la partita Inter-Lecce del 2001.

Bobo sarebbe stato coinvolto nel corso di una telefonata tra Antonio Bellavista e Ivan Tisci, il cui contenuto è depositato nell'ordinanza con cui il gip Guido Salvini ha disposto i nuovi arresti. Secondo quanto si legge, il 21 marzo 2001 alle 11.02 Tisci apprendeva da Bellavista che il boss (ossia Tan Seet Eng) aveva in quel momento carenza di denaro da puntare, tanto è vero che lo stesso Bellavista gli aveva proposto di fare "il regalo ai giocatori" e di dare a loro 5.000 euro a testa.
Tisci riferiva a Bellavista "di essersi recato a Milano e di aver appreso dai giocatori, ai quali si era unito Bobo Vieri, che la squadra dell'Inter aveva fatto dei danni in quanto tutti avevano scommesso sull'over per la notizia che si era sparsa in giro".
L'ex calciatore attraverso il suo legale Danilo Buongiorno ha espresso "la propria assoluta estraneità in relazione al caso calcioscommesse". Ha sottolineato "di non avere alcun coinvolgimento nei fatti come sono stati descritti". Nei prossimi giorni verrà ascoltato per difendersi dalle eventuali accuse.

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