Mentre Stefano Bettarini rilascia interviste dicendo che, per la sua nuova avventura come inviato a "La Talpa", non vuole essere paragonato alla ex-moglie Simona Ventura, sul reality condotto da Paola Perego è caduta una grossa tegola: una polemica chiamata Eva Mikula.
Chi non ricorda i fatti della Uno Bianca e la giovanissima compagna di Fabio Savi, uno dei condannati? Sì, proprio lei, la ragazza rumena che da questa tragica storia ne ha ricavato soprattutto tantissima popolarità.
E’ strano come dalla cronaca nera il suo nome si sia fatto strada nel mondo dello show-biz: prima con degli spettacoli hard, ora, dopo un po’ di silenzio, con la notizia di una sua partecipazione al reality.
La stessa Eva avrebbe annunciato, attraverso una lettera recapitata all’ “Associazione Parenti delle Vittime della Uno Bianca”, che sarebbe stata nella rosa dei concorrenti de “La Talpa”.
I diretti interessati capeggiati dal presidente dell’Associazione, Rosanna Zecchi, hanno espresso parere sfavorevole alla partecipazione di Eva nel programma condotto da Paola Perego su Italia Uno.
Ma per la Mikula il sogno di diventare una star dei reality è durato ben poco visto che gli autori de "La Talpa" le hanno dato il ben servito come ha spiegato il Senatore Michele Bonatesta,componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai: "La partecipazione di Eva Mikula al
reality trash show di Italia 1, 'La Talpa', sarebbe stata una
cosa vergognosa, scandalosa, un'offesa gravissima e
intollerabile ai familiari delle vittime della banda della Uno
Bianca. Gli autori di tale pensata indegna si scusino con i
familiari delle vittime". Ed ha proseguito: "Il fatto che i responsabili del programma
abbiano avuto un soprassalto di dignita' e di responsabilita',
rendendosi conto di averla fatta troppo grossa e dando il
benservito all'ex compagna di Savi, non basta. Anche perche' ci
sono volute le loro vibranti proteste per far fare dietrofront
ai responsabili de 'La Talpa'".
"E questo - conclude il
senatore di An - la dice lunga sul livello in cui e' sprofondata
la nostra televisione, che non si ferma davanti a niente e si
serve di tutto, calpestando sensibilita' e sentimenti, pur di
fare audience. Che pena!"
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