Chiara Galiazzo: 'Non mangio carne da cinque anni’. Ecco perché

Chiara Galiazzo, vincitrice della sesta edizione di ‘X Factor’ nel 2012, ha smesso di mangiare carne ormai da cinque anni. Preferisce seguire un’alimentazione vegetariana. Ed è sicura di stare meglio proprio grazie a questa scelta. La cantante ha voluto condividere alcune riflessioni riguardo il suo regime alimentare in un'intervista rilasciata al settimanale ‘Grazia’, spiegando i motivi che l’ha spinta ad eliminare la maggior parte dei prodotti di origine animale dalla tavola. “Io cerco di trasmettere come vivo e ciò che sono. Cinque anni fa ho smesso di mangiare carne perché ho capito che ne andava della salute mia, ma anche del pianeta. Tutto ci riguarda”, ha spiegato la 33enne.

L’artista pensa che ognuno dovrebbe fare la sua parte nella lotta ai cambiamenti climatici. Molti studi hanno infatti suggerito che gli allevamenti intensivi e il crescente consumo di carne registrato negli ultimi decenni siano strettamente legati all'aumento delle emissioni nocive nell'atmosfera. “Se continuiamo a pensare che da soli non possiamo fare la differenza, non la faremo mai. E poi si sta benissimo anche tornando a un modo di vivere più ecologico, ha aggiunto.

Chiara Galiazzo, 33 anni, non mangia carne da cinque anni: ha scelto di diventare vegetariana per la sua salute e per quella del pianeta

Mancano ormai poche ore all’uscita del nuovo album di Chiara, che si intitola ‘Bonsai’: il disco sarà infatti pubblicato il prossimo 3 luglio. “Il mondo si può capovolgere da un momento all’altro e se non proteggi i tuoi semi, il tuo albero volerà via. Da qualche anno trasferisco nella musica le cose di cui sono completamente certa, anche se non seguono le mode. Ho recuperato il mio seme e lo proteggo con le unghie e con i denti”, ha fatto sapere.

A proposito di semi, chiacchierando con il giornalista del magazine femminile l’artista padovana, trapiantata a Milano da qualche anno, ha raccontato: “Lo sa che a Milano è praticamente impossibile trovare dei semi? Non hanno mercato. Perché i milanesi non hanno la pazienza di piantarli e di aspettare che crescano. Preferiscono comprare la pianta”.