Colin Firth e le ‘False Verità’

Le “False Verità” del mondo dello spettacolo messe sotto i riflettori dalla bravura di Atom Egoyan. Sesso estremo, droga ed eccessi.
Il regista a Roma con uno degli attori protagonisti del suo film, Colin Firth, ha raccontato la genesi del suo lavoro. La pellicola, liberamente ispirata al best seller di Rupert Holmes, interpretata, oltre che da Firth, da Kevin Bacon e Alison Lohman e distribuita da Fandango, sarà nelle sale italiane il prossimo 14 aprile.

“Mi interessava sottolineare l'abisso fra la tranquillizzante dimensione pubblica dei protagonisti e la degradante realtà che vivono nel privato", ha spiegato Egoyan.
“False verità” racconta la storia di due popolari intrattenitori televisivi degli anni ’50. Ricchi e famosi, attirano l’attenzione di un giornalista, che comincia ad indagare sui loro trascorsi. Scoprirà un passato inquietante, pieno di violenza, sesso e, addirittura, un omicidio.
"Lo spettacolo è come la droga - dice Colin Firth - un mondo che educa all'egoismo, crea dipendenza e costringe a sempre nuovi stimoli, per poi condannarti a una solitudine senza appello. Di fatto
interpreto due personaggi quasi opposti: quello sul palcoscenico sembra tenere tutto sotto controllo, ma di fatto non è così. In realtà è Lanny ad avere la situazione in pugno: a lui non resta che esagerare, misurarsi
in una folle gara e superarlo in qualsiasi eccesso"
.

Nella pellicola le scene di sesso, anche se molto spinte, non sono state tagliate. A chi chiede a Firth come ci si sente a recitare senza veli, risponde: "Mostrarsi nudo di fronte ai colleghi fa all'inizio una strana impressione. Superata questa barriera, resta solo una cosa strana fra le tante che caratterizzano il nostro lavoro".

Ben girato, intenso ed altamente emotivo, “False verità” mostra ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, il talento del regista de “Il viaggio di Felicia” e dei suoi attori. Colin Firth, eclettico, ha appena finito di girare “The Last Legion”, tratto dall'omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi, in cui interpreta un
centurione negli ultimi anni dell'Impero Romano: "E' stata una grande avventura - racconta l'attore in un perfetto italiano - Appena salito a cavallo con la spada in mano, ho scoperto di essere ancora un bambino".

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Foto: ufficio stampa