- La 49enne e la 50enne sulla separazione artistica ricordano: “Dolorosa”
- Ora sono tornate insieme e hanno ritrovato il successo in coppia
Paola e Chiara Iezzi, 49 e 50 anni, raccontano la loro vita tra alti e bassi a Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera. “Abbiamo dormito nella stessa stanza per 20 anni”, rivelano. Occupavano due reti diverse nel letto a cassetto.
Paola ricorda: “Abbiamo dormito nella stessa stanza fino a vent’anni”. “Letto a cassetto: io sotto - le fa eco Chiara - Sentire di notte il suo respiro mi faceva passare la paura. Del buio. Ancora oggi dormo con la luce accesa, del bagno, o di una lucina piccola direttamente in camera”.
Le cantanti hanno condiviso molto: giocattoli, esperienze e la musica. Il successo le ha travolte negli anni 2000. Poi il buio. “Dal 2010. Le radio non passano più le nostre canzoni. Ogni pezzo proposto non va bene. ‘Troppo veloce’, ‘Troppo lento’, ‘non in linea editoriale’. Il pubblico si è stufato di noi”, spiega Paola. “Non funzionavamo più - ammette Chiara - C’è stato un momento preciso. Sono in un negozio a provare un vestito. Mi guardo allo specchio e scoppio a piangere. Lì capisco che sto piangendo per altro”.
Paola rivela: “Ricordo che eravamo in treno. Chiara mi chiede: ‘ma a te piace ancora fare questo lavoro?. E io capisco”. Lei continua a cantare, la sorella no. “Sotto casa mia c’era una scuola di recitazione. Passandoci davanti mi dicevo: sarebbe bello. Alla fine prendo coraggio e mi iscrivo. Nessuno si accorge che sono io. Nessuno”.
Per Paola la separazione è stata “dolorosa”. “Nella lontananza ci siamo riscoperte. Prima la simbiosi era uno schema”, sottolinea Chiara. “La distanza è servita per rendere più autentico il nostro rapporto”, precisa l’altra.
“Eravamo una formula. Ora siamo due donne adulte, sorelle, ciascuna coi propri gusti e desideri. Essere un duo oggi è una scelta, non uno schema”, spiega ancora Chiara. Hanno deciso di tornare a fare coppia. E’ andata bene. “I coming back possono essere tristi. Noi volevamo essere come la gente ci ricordava, balletti, glitter, ma con un messaggio nuovo. Una macchina del tempo che porta indietro per dire che si può andare avanti". E ci sono riuscite.