Gianluca Grignani confessa: ''Non vedo tre dei miei figli, e neanche mio padre da 15 anni''

  • Il cantante si prepara a salire sul palco del prossimo Festival di Sanremo
  • A ‘Il Corriere della Sera’ ha raccontato un po’ delle sue vicissitudini familiari

Gianluca Grignani ha la fama di essere un artista dalla vita un po’ sregolata. Le sue ultime dichiarazioni rilasciate a ‘Il Corriere della Sera’ certamente non aiutano a cambiare l’idea che molti hanno su di lui. Il 50enne ha infatti spiegato di non vedere suo padre da 15 anni e di non frequentare neanche tre dei suoi quattro figli, avuti con l’ex compagna Francesca Dall’Olio (i loro nomi sono Ginevra, Giselle, Giosuè e Giona).

Gianluca Grignani, 50 anni, ha fatto rivelazioni sulla sua vita privata in una nuova intervista

Durante l’intervista al quotidiano il cantante ha parlato di “Quando ti manca il fiato”, ballad rock che porterà in gara al prossimo Festival di Sanremo. Il brano racconta di una telefonata con suo padre in cui il genitore gli chiedeva se sarebbe andato al suo funerale. Quando gli è stato domandato se il papà stava bene nel momento in cui gli fece quella chiamata, Grignani ha risposto: “Stava bene ed è ancora in vita anche se non ci vediamo da almeno 15 anni. Vive in Ungheria. Non ha ancora sentito la canzone e non vorrei che gli scoppiasse il cuore...”.

Ma quando ha riallacciato i rapporti con il genitore? “Sarà stato una decina di anni fa, era un periodo in cui mi si era rimarginata la ferita provocata della separazione dei miei che era avvenuta quando avevo 18 anni. Era stata una separazione non gestita, ma non fra padre e madre quanto fra padre e figlio. Lui se ne è andato in maniera poco consona: ha messo in mezzo me. Mi sono sentito solo. Non aveva fatto le scelte che sto facendo io ad esempio”.

Il cantnate, che tornerà sul palco del Festival di Sanremo, ha spiegato di non vedere tre dei suoi quattro figli

Quindi la confessione suoi figli, che ha lasciato parecchi di stucco: “Non vedo i miei figli (frequenta solo la maggiore, ndr) non perché non lo voglia ma perché la mia responsabilità ha fatto sì che io decidessi che questa è la cosa giusta da fare. E questo fa male. Davanti ai figli avrei dovuto gridare e invece sono stato zitto”.

Nessuna spiegazione aggiuntiva: in che senso non vede i figli per “responsabilità”? La domanda sorge spontanea, ma per ora sembra destinata a rimanere senza risposta.