Loredana Lecciso porta in Tribunale Repubblica: 'Mai chiesto autografo a Bieber'

Loredana Lecciso è pronta a portare in Tribunale il quotidiano La Repubblica e smentisce quindi di aver fatto pressioni allo staff di Justin Bieber per ottenere un autografo per i  figli.  L'ex compagna di Al Bano secondo il quotidiano  avrebbe fatto leva sulla sua parentela proprio con il cantante pugliese per ottenere un autografo dal giovane cantante canadese durante il soggiorno all'Hotel Cavalieri Hilton, a Roma, dove Bieber si trovava per le riprese del film Zoolander 2.

Loredana Lecciso smentisce di aver chiesto l'autografo per i figlia a Justin Bieber

"Rimango esterrefatta - ha dichiarato la Lecciso in una nota -  offesa e fortemente amareggiata per come, esercitando una professione come quella giornalistica, che dovrebbe raccontare con deontologia e aderenza ai fatti la realtà, si possa, di fatto, mettere in pratica un attacco personale altamente lesivo della mia dignità di donna ma soprattutto di madre. Ospite dell’hotel Cavalieri Hilton di Roma insieme alla mia famiglia mi trovavo nella hall in procinto di partire alla fine del nostro soggiorno e mai in quella occasione mi sono avvicinata ne ho chiesto alcunché a nessun dello staff del giovane cantante Justin Bieber, presente nello stesso albergo. Mai ho manifestato altro interesse, in quella occasione, se non di adempiere al mio dovere di sorveglianza genitoriale. Con immensa tristezza ho letto oggi sul prestigioso quotidiano nazionale La Repubblica il riferimento di fatti insensati e mai avvenuti. Per questi motivi e ritenendo molto grave questa vicenda che lede anche la privacy dei miei figli minori ho dato mandato al mio avvocato Cataldo Calabretta di adire le vie legali"Nessuna pressione quindi secondo la Lecciso che da Al Bano ha avuto due figli: Yasmine e Al Bano jr.  Il suo avvocato, inoltre Cataldo Calabretta, rimarca: “Loredana conosce bene le dinamiche della comunicazione e della televisione, essendone una protagonista, ma in questa occasione ha deciso di non soprassedere, perché la vicenda coinvolge direttamente e ingiustamente i suoi figli minori”.