Luca Zingaretti, tutto con 10 anni di ritardo

I primi 50 anni del commissario Montalbano. Luca Zingaretti si racconta nell'intervista rilasciata a La Repubblica. Per l'attore un successo straordinario, arrivato in ritardo, come anche il resto...
"Ho fatto tutto con dieci anni di ritardo. Mi sono sposato per la prima volta a trentaquattro anni, sono diventato "conosciuto" dopo i trentacinque mentre tanti colleghi erano già famosi a venti. E ho avuto il primo figlio a cinquanta. Vorrà dire che mi toccherà vivere dieci anni in più del previsto, pazienza", spiega. Nella sua vita ha dovuto scegliere tra il calcio e il teatro: "La prima passione è stata il calcio, ho giocato per anni con il San Paolo Ostiense, ero anche uno che aveva delle possibilità: giocavo da mediano, quello che non si prende i riflettori, ma fatica, si fa male, lacrime e sangue. Poi mi prese il Rimini, ma fu una breve esperienza perché intanto avevo fatto domanda per entrare all'Accademia d'arte drammatica, la mia seconda passione. Mi ammisero". Quello fu un periodo bellissimo: "C'era il sogno del futuro, del "saranno famosi", un periodo bellissimo, ci si divertiva ma si studiava come pazzi". Un esordio felice con Luca Ronconi e nel 1999 Montalbano: "In realtà non abbiamo molto in comune. Non a caso passarono sei mesi di provini prima che mi scegliessero tra la nutrita pattuglia di pretendenti al ruolo". L'ammirazione di Zingaretti per Camilleri è infinita.

Un'esistenza ricca di soddisfazioni, la più grande arrivata la scorsa estate, Emma, la figlia avuta dalla compagna Luisa Ranieri. "Io sono uno che tende alla malinconia, e Luisa per me è stata davvero una luce - ammette Luca - Il 2011 è stato un anno importante, la paternità a luglio e i cinquant'anni a novembre. Ma non ho fatto bilanci, li faccio ogni sera, scrivendo su un diario le cose, gli incontri, gli stati d'animo. La crisi del cinquantenne? Crisi di che? Mi sento bene. È così bello quello che mi è successo. Quando è nata Emma io, nevrotico del lavoro, per un mese e mezzo ho cancellato ogni impegno, sono stato a Taros, in Grecia, dove Luisa girava Immaturi, perché volevo stare con la bambina. Anche ora cerco di evitare tutto quello che mi porterebbe lontano da Emma. Con lei scopri il senso del mondo, rivivi cose che quando le hai vissute non eri ancora in grado di capire, valuti ciò che è veramente importante nella vita. Non credo di essere mai stato così felice. Tocco ferro ogni volta che ci penso".
Al settimo cielo.

Foto: M.Bruni © Gossip.it