Michelle Hunziker: 'Per 5 anni prigioniera di una setta'

Michelle Hunziker parla del suo 'periodo buio': per 5 anni è stata prigioniera di una setta. La showgirl 40enne lo racconta in un libro dedicato a Franchino Tuzio, il manager che l'ha scoperta e che è morto dieci giorni fa. E' stata una perdita terribile per la svizzera.

Michelle Hunziker racconta il suo 'periodo buio': per 5 anni è stata prigioniera di una setta

Per 5 anni è stata prigioniera di una setta. Michelle Hunziker in un volume svela il suo segreto. Al Corriere della Sera dice: "E' la prima volta che racconto questa storia. Finora ho nascosto tutto persino a mia madre, l’unico con cui ne ho parlato è stato mio marito Tomaso. Quando ci siamo conosciuti abbiamo condiviso tutto: lui i suoi lutti e io la mia esperienza dei cinque anni in una setta". 

Era prigioniera, della setta e di se stessa. Michelle Hunziker continua: "Una volta uscita da lì è stato un continuo tentativo di ricostruire la mia vita. Non è stato facile accettare che fosse successo proprio a me: ho sofferto di attacchi di panico e per anni ho creduto che sarei morta di lì a poco, per soffocamento, come aveva previsto la setta".

 

Tutto inizia a 23 anni, Michelle Hunziker è legata a Eros Ramazzotti, mamma di Aurora che ha appena 3  anni. In quel periodo perde tanti capelli. Proprio Franchino, che la sostiene, le consiglia di vedere Clelia, che aveva aiutato pure lui in passato. La showgirl 40enne prova: dopo varie sedute di pranoterapia, cominciano a spuntarle nuovamente tanti capelli biondi. "Mi sentivo miracolata", spiega. Così comincia a raccontare a Clelia il suo privato, a confidarsi e a parlare della sua ferita: il rapporto spezzato con il padre alcolizzato. 

"Vai a casa di tuo padre, suona il campanello e abbraccialo", le suggerisce Clelia. "Mi ha fregato così, restituendomi l’amore di mio papà. Avrebbe potuto dirmelo uno psicologo, ahimè mi sono imbattuta in lei. Grazie a quel consiglio ho potuto riavere mio padre, fargli fare il nonno. Poi è morto, e io sono rimasta di nuovo sola. Ma stavolta con me c’era lei", continua la bionda.

Aveva 23 anni quando si è fatta 'catturare' da Clelia e i 'guerrieri della luce'

Clelia è ammaliante: "Ti catturava per la bellezza e la purezza, emanata da abiti candidi e raffinati, dalla pelle idratata da oli essenziali. Era sempre profumata, con un sorriso pazzesco e un velo di abbronzatura. La sua delicatezza e l’ossessione per l’accudimento la rendevano materna: era un fiore pericolosissimo". Proprio la purezza è alla base del credo della setta dei "guerrieri della luce": "La pulizia permea tutto il progetto - fa sapere la Hunziker - per conquistare il mondo bisognava mantenersi puri, non solo curando in modo maniacale l' igiene personale e l' alimentazione, ma praticando astinenza sessuale". Michelle deve liberarsi dalla 'Finzione', energia negativa, sporca e bassa. Così pian piano la donna l'allontana da tutto e tutti. Iniziano le cene del venerdì e poi le riunioni in cui sono 'canalizzate' le energie dei defunti o degli spiriti: "Le canalizzazioni ci permettevano di sentirci protetti: forze superiori si scomodavano per indicarci la strada da seguire".

La setta punta a isolarti dal tuo 'vecchio mondo' e a renderti 'dipendente': "La setta filtrava le chiamate: mia mamma veniva sempre respinta. Quando ha letto il libro le lacrime le appannavano gli occhiali". La carriera di Michelle Hunziker prende il via, il matrimonio con Eros si incrina. "Non avevo vere capacità: ero la pedina di un disegno superiore per diffondere il bene. Io che non avevo mai avuto un ruolo, adesso ero una “guerriera della luce” che portava il messaggio di Dio. Ma dovevo espiare i peccati commessi", precisa.

La showgirl ha lasciato la setta nel 2006, ora racconta la sua brutta esperienza in un libro

Michelle Hunziker racconta pure i Natali trascorsi da sola 'in castigo', a rilfettere su se stessa: Clelia le diceva che non la voleva nessuno.
Lascia la setta nel 2006: "Ho chiamato subito mia madre e i miei amici, chiedendogli solo una cosa: non fatemi il processo. Ero la gallina dalle uova d’oro, ma sono stata derubata soprattutto della dignità. Nella setta c’erano direttori di giornali, conduttrici tivù, autori, magistrati, poi allontanati: io ero sufficiente al progetto".

"Uscita dalla setta ho trovato una guida spirituale, frate Elia, che mi ha permesso di incontrare padre Amorth: mi ha rassicurata e poi mi ha benedetto. Ho ripreso a mangiare carne solo in attesa di Sole. Prima sentivo odore di cadavere. Oggi non ho rancori, ho scoperto la fragilità della setta, tutto il progetto che si è dissolto sotto ai miei occhi", spiega ancora.

Poi la svizzera conclude: "I ragazzi dell’età di Aurora si fanno domande, cercano i valori. Vorrei solo dire di credere negli affetti veri e non nei “maestri”. Se è capitato a me non deve per forza capitare a tutti".