''Pagavo 300 euro per un letto a castello, in casa eravamo 10'': Giulia Salemi ricorda i primi difficili anni a Milano

  • La 31enne oggi è riuscita ad emergere, ma ci sono voluti anni di gavetta
  • Al Corriere della Sera ha raccontato anche delle difficoltà economiche nel capoluogo meneghino

Giulia Salemi ha rivelato a ‘Il Corriere della Sera’ le grandi difficoltà vissute per emergere nello showbiz.

Oggi la 31enne, che ha alle spalle programmi come ‘Pechino Express’ e il ‘Grande Fratello Vip’, ha trovato la sua dimensione, nel lavoro così come nel privato (è fidanzatissima con l’ex velino Pierpaolo Pretelli).

Al quotidiano di Via Solferino ha spiegato di essersi sentita a lungo ‘in difetto’: “Andavo agli eventi e non avevo mai l’argomento pronto. E dire che ho studiato”.

Giulia Salemi, 31 anni, ha trovato difficoltà ad emergere: si è trasferita da ragazza a Milano e non è stato facile

Aveva iniziato l’università, facoltà di Economia, per poi però lasciare.

Alcuni volti noti le hanno consigliato di tenersi aggiornata sull’attualità: “Simona Ventura, tra le prime con cui ho lavorato, mi ha consigliato almeno due quotidiani ogni mattina. Anche Alfonso Signorini: informati. Lo faccio. Sul telefono – che un po’ ci rimbambisce - ho le app dei giornali, tutte le notifiche attive. Il mio obiettivo è leggere un libro al mese”.

Da Piacenza, la sua città, si è trasferita a Milano: “Era il 2014, dopo la parentesi all’università ho chiesto a mamma Fariba (iraniana di origine, ndr) un anno sabbatico: se non prendevo bei voti da piccola non mi dava la paghetta, figuriamoci poi. Dunque ho promesso che sarei venuta a cercare lavoro. I soldi erano pochi, facevo provini uno via l’altro, la promoter nei centri commerciali, la hostess agli eventi: per 50 euro mi spedivano in tutta Italia. Una volta sono diventata ‘ombrellina’, che imbarazzo: le altre erano bellissime”.

Dopo due reality, oggi ha trovato la sua dimensione tra social, tv e podcast

“Quando ho iniziato come modella non lavoravo molto. Ero troppo piatta essere una modella classica, troppo poco piatta le sfilate, non abbastanza alta né magra. Ho avuto il monociglio fino a 18 anni: quando l’ho tolto mamma - che l’ha vissuta come un’offesa alla tradizione iraniana - mi voleva buttare fuori casa”, ha aggiunto.

Trovare un alloggio nel richiestissimo capoluogo meneghino, che tante occasioni offre ai giovani italiani e non solo, non fu facile: “Ho trovato un posto vicino a corso 22 Marzo: un letto a castello per 300 euro, in casa eravamo dieci”.

Ma anche dopo il successo la situazione cambiò marginalmente: “Uscita dal primo Grande Fratello abitavo in un monolocale in viale Jenner, zona difficile nel 2018, non ero tranquillissima. Pochi metri al piano rialzato: affaccio caotico su strada. Coinquilina era mia cugina giunta dall’Iran, quando mi sono fidanzata ho cambiato di nuovo. Oggi vivo in una zona residenziale.

La svolta arrivò grazie a Domenico Zambelli: “Quando ero una modella i pr ci portavano a fare immagine nei ristoranti. Da Giannino ho conosciuto Domenico Zambelli: emiliano come me, mi ha indirizzato verso Miss Italia. Mi sono classificata terza. Con me c’era mamma, ci hanno proposto Pechino Express. Poi è stata la volta del Grande Fratello. Alcuni commenti cattivi li ho subiti lì”.