Malinconico vederla arrivare solo quinta pure nei 200 stile libero e soprattutto così distante da quelle che sul podio a Londra 2012 sono riuscite a salirci. Federica Pellegrini non ce l'ha fatta per la seconda volta, dopo aver fatto cilecca nei 400 sl. Per la campionessa oro, argento e bronzo sono diventati una chimera alle Olimpiadi.
All'Aquatics Centre, dove anche Alessia Marcuzzi e Francesco Facchinetti sugli spalti l'aspettavano con ansia, era arrivata con il volto pieno di tensione, buia e con la testa bassa. Sapeva il verdetto ancora prima di tuffarsi in vasca. "Ci ho provato in tutti i modi: testa, cuore gambe, ma non ne avevo più. E nello sport non si inventa niente, i miracoli sono difficili", ha detto a fine gara. E ha aggiunto: "Come mi sarebbe piaciuto voltare pagina dopo i 400 ma oggi non sono riuscita a fare molto ma va bene perché può capitare. Noi non siamo arrivati bene qui, la forma non era delle migliori". La conclusione è la stessa del fidanzato, Filippo Magnini: gran parte delle colpe sono sul groppone dell'allenatore. Giusto? Solo il tempo potrà dirlo. Anche se le chiacchiere sul sesso e l'anno sabbatico si sono sprecate. Meglio non parlare mai prima...
"Io mi chiamerò sempre Federica Pellegrini e con questa Olimpiade non si cancella quello che ho fatto. Voi non ci crederete, so che è difficile farlo capire, ma io sono la stessa di Pechino e di Shanghai. L’ultimo anno? Rifarei tutto. Un’altra Olimpiade? Spero proprio di sì, per fortuna non è il prossimo anno - ha continuato Fede - Fa male avere chiuso un ciclo della mia vita ma il mio fisico mi fa capire che è necessario fermarsi". Disputerà solo prove individuali "molto corte" e le staffette. Penserà a ricaricarsi. Ha assicurato che crede in Rossetto, il suo mister, e che rimarrà a Roma, ma tornerà nella sua Verona più spesso. Poi è tutto da vedere. Verba volant.
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