''Per 7 anni ho rimosso Venezia dalla mia vita, non riuscivo neanche a vedere foto della città'': la confessione della veneta Mara Venier

  • La conduttrice 72enne non voleva più andarci dopo la morte della madre Elsa, deceduta nel 2015
  • Il 25 aprile scorso, in Laguna per il Premio San Marco, ha rotto il tabù

Mara Venier non voleva più andare nella città in cui è nata. Dopo la morte della madre, Elsa, deceduta nel 2015, non ne era capace. Per 7 anni ho rimosso Venezia dalla mia vita, non riuscivo neanche a vedere foto della città”, dice, affidando a Sette, inserto del Corriere della Sera, la sua confessione.

''PHo rimosso Venezia dalla mia vita per 7 anni, non riuscivo neanche a vedere foto della città'': la confessione della veneta Mara Venier

Per sette anni ho rimosso Venezia dalla mia vita, sono stata lontana da lei. Probabilmente in modo vigliacco, non ho voluto dare spazio ai ricordi. Troppo dolore. Neanche le foto della città riuscivo a vedere, spiega la conduttrice 72enne. “Poi, pian piano, grazie all’amicizia del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, mi sono riavvicinata alla città del mio cuore. Lui nel 2019 mi ha mandato il Leone di Venezia, un riconoscimento dato dall’intera città, a Domenica In, perché sapeva che ancora non avrei avuto la forza di ritirarlo di persona. Ma Brugnaro non ha desistito, fino a che nel febbraio 2022 sono tornata, racconta. Per me, Venezia è casa, sottolinea la ‘zia’.

Lo scorso 25 aprile la 72enne è tornata in Laguna per ricevere (insieme a Pino Donaggio e Federica Pellegrini) il Premio San Marco

Lo scorso 25 aprile Mara è tornata in Laguna per ricevere (insieme a Pino Donaggio e Federica Pellegrini) il Premio San Marco. “Questa volta il premio sono andata a prendermelo, Brugnaro non me l’ha dovuto mandare. Una profonda emozione. E quest’anno, grazie a quella giornata, credo proprio di aver superato il mio blocco", chiarisce.

"Ora torno a Venezia con leggerezza, anche se sto poco, due o tre giorni, è una terapia per me. Vado sempre nello stesso albergo, sul Canal Grande, ho la mia stanza con terrazza. Mi sveglio come sempre alle 5 e guardo la Chiesa della Salute e riassaporo i rumori delle barche che scaricano, ritrovo un po’ la pace. A Venezia c’è un tran tran meno nevrotico delle città. Vivo a Roma da anni e la adoro, ma Roma è lavoro, non ho mai un attimo di quiete, al di là di Domenica In, ho una vita frenetica, sottolinea Mara.