Pietro Taricone: 'Guardo la tv tra una mangiata di patatine e una lavata di ascelle'

"Interpretare il film in chiave politica sarebbe un errore . Qui si parla di soldati che assolvono un dovere, impegnandosi in luoghi e fatti decisi da altre autorità. Sono le loro paure e incertezze a fare la storia di questo film". Piergiorgio Bellocchio presenta alla stampa "Radio West", la pellicola di cui è protagonista e produttore. Insieme a lui, nella sede storica dell'Esercito Italiano in via XX Settembre a Roma, ci sono gli altri co-protagonisti, Pietro Taricone e Kasia Smutniak, il regista, Alessandro Valori, gli altri attori del cast, Massimo Bosi e Piero Maggio, e Andrea Marotti, che con Bellocchio e Valori ha fondato la società di produzione Tricshow.

"Radio West" racconta le vicende di tre soldati italiani in Kossovo. Durante la loro missione di pace, incontreranno una giovane ragazza croata, vittima di uno stupro etnico, decisa a tutti i costi a sopravvivere.
Pietro, 'O guerriero' del GF1, indimenticabile protagonista del reality show, sorride felice e dice: "Finalmente il 30 aprile il film uscirà!". Il suo sogno di diventare attore si tramuta in realtà. Lui, che dopo la grande popolarità avuta all'uscita della casa di Cinecittà, aveva scelto il silenzio. "La mia é stata una scelta obbligata. Per uno che era stato 100 giorni davanti le telecamere 24 ore su 24 che altro poteva fare se non sparire? Ho fatto le mie scelte e soprattutto ho rivendicato il mio diritto di decidere - racconta Taricone - Il mio sogno era quello di recitare. Come il ragazzino che guarda Maradona palleggiare e sogna di fare il calciatore, così io guardo al mestiere di attore, anche se le mie preferenze vanno agli attori che non hanno chiara provenienza accademica. Penso ad Alberto Sordi, ad esempio". Parla del suo ruolo nella pellicola di Valori e della tv, che non guarda mai: "Ho avuto un'adolescenza militarista e il soldato volevo proprio farlo, ma soffro di allergie e sono stato scartato. Però conosco i militari: vengo da Caserta, città che rifornisce la brigata Garibaldi. Mi sono innamorato del progetto, del film e dei produttori, poi sono entrato nella parte e spero di aver fatto un buon lavoro anche se parlare di personaggi e ruoli mi crea imbarazzo: forse non sarò mai un attore vero, istituzionale, un attore impiegato, non ho doti vocali o espressive e mi piace lavorare partecipando dall'inizio ad un progetto. Credo di poter lavorare sul mio istinto, devo solo trovare chi è in sintonia con me. Dopo il GF la tv non è stata più la stessa. Ha perso la solennità che aveva un tempo. Da ragazzino aspettavo il discorso di fine anno del presidente della Repubblica. Ora neppure i morti sono solenni davanti alle telecamere. Così mi ritrovo a guardare la tv tra una mangiata di patatine e una lavata di ascelle, nient'altro".
Quando gli chiedono le fenomeno mediatico di Costantino, con il quale forse reciterà nella fiction "Ho sposato un calciatore", risponde: "Sembrero' snob, ma so a malapena chi è. Comunque gli auguro tutte le fortune". Lo pregano di raccontare della sua storia d'amore nata sul set con la bella Kasia, che aspetta un bambino da lui. La guarda, sorride imbarazzato e dice: "Mi vergogno a parlare di queste cose. E' successo. Mi piaceva molto. All'inizio delle riprese, mentre stavo girando una scena, avevo una radio in mano e dovevo fare il cattivo, ma lei mi parlava ed io, involontariamente, accarezzavo la radio, fino a quando il regista mi ha urlato: 'Pietro, smettila!'. Tutto qui...".

Realizzato con la collaborazione del Ministero della Difesa e dello Stato Maggiore, "Radio West" sarà nelle sale da venerdì distribuitoin 20 copie dalla 01.

Foto: A. Capozzi © Gossip.it