La politica vuole cacciare Amadeus dopo il successo di Sanremo? ''Pronto a fare le valigie e andare via''

  • Il conduttore 61enne in conferenza stampa ribatte a chi ha storto il naso
  • “Non è nostra volontà turbare il pubblico a casa, le cose non vengono preventivate”

Amadeus, dopo lo straordinario successo di Sanremo 2023, in conferenza stampa ribatte a chi ha storto il naso. La politica vuole cacciare il conduttore? Il 61enne replica: “Pronto a fare le valigie e andare via”.

La politica vuole cacciare Amadeus dopo il successo di Sanremo? ''Pronto a fare le valigie e andare via''

Amadeus è felice per il risultato raggiunto, prova anche profonda amarezza per gli attacchi ricevuti da alcune forze politiche a causa di episodi, come ad esempio il bacio tra Rosa Chemical e Fedez. Non è nostra volontà turbare il pubblico a casa - dice - le cose non vengono preventivate. Rientra nella totale libertà degli artisti e fa parte di una diretta: ci si affida al buon senso di tutti”.

Amadeus si dice l’uomo più felice del mondo “come un bambino in un parco di divertimenti. Sapevo che stavamo facendo qualcosa in cui credevamo fortemente e per il quale abbiamo lavorato mesi. Quando mi dicono che sono un visionario è un grande complimento. Poi ho avuto il mio Supereroe che è Fiorello”.

Il conduttore 61enne in conferenza stampa ribatte a chi ha storto il naso

“Dare emozioni alle persone e renderle partecipi sconfigge ogni polemica”, sottolinea ancora Ama, che ora deve iniziare già a lavorare all’edizione 2024 della kermesse. Ma se ci dovessero essere problemi dal fronte politico, lui è pronto a farsi da parte: Se mi mandano via, me ne vado e faccio le valigie. Se chiunque dovesse dirmi che il mio mandato finisce qua, ne prenderei atto conservando quattro anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare”. 

Il presentatore aggiunge: “Nella vita, al di là dei festival, dipende tutto da un risultato: se si ottengono questi risultati hai una forza, se avessi fatto il 15-20% in meno sarei un allenatore esonerabile. Qualsiasi allenatore è forte finché la squadra vince, se la squadra perde anche i più grandi sono a rischio esonero. Ecco perché devo portare quello che sento, bisogna sbagliare con le proprie idee".