Sputi e umiliazioni per capitan Beckham

Partita vinta contro la Macedonia, ma soprattutto gran prova di superiorità per il capitano della nazionale Inglese David Beckham. Recuperato all'ultimo alla vigilia del match, Mr Golden Balls ne ha dovute vedere di cotte e di crude. Prima minacce di morte in campo da parte di un giocatore avversario che lo ha provocato dicendo che non avrebbe lasciato il campo vivo, poi continui insulti e sputi per il resto del match. Ma questi trattamenti non sono una novità per Beckham, che ha più volte reagito egregiamente a minacce simili.

Quello che veramente ha fatto infuriare il capitano fino a indurlo a dare calci contro un muro, sono stati gli atteggiamenti altamente razzisti verso Campbell e Heskey. Certamente più infuriato degli ultimi, David è rimasto profondamente offeso da simili bassezze, senza tenere in considerazione il comportamento assolutamente indegno del capitano della Macedonia, Artim Sakiri, già reo di aver dichiarato alla stampa di considerare Becks uno zero assoluto. Più che uno scontro calcistico, la
partita sembra aver avuto il sapore di una resistenza psicologica, vinta in ogni caso dall'Inghilterra. Eriksson non può che lodare il comportamento esemplare del capitano che, nonostante l'amarezza, ha ripreso in mano la situazione dopo una manciata di secondi, iniettando una vena di spirito e gioia all'intera squadra. Non solo colpi di sole, gioielli e tatuaggi: per una volta David ha dimostrato che il suo nomignolo Golden Balls ha un significato davvero profondo.

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