I coming out nello sport stanno diventando sempre più frequenti. Ora è arrivato anche quello di Thomas Hitzlsperger, 31enne centrocampista tedesco, ex Lazio, che da quattro mesi ha appeso gli scarpini al chiodo. "Sono gay - ha dichiarato in un'intervista a Die Zeit - Per me è stato un percorso lungo e difficile, ma alla fine ho capito che preferisco vivere con un uomo la mia vita. Ho deciso di parlarne perché credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti riguardo a questo argomento, ovvero all'omosessualità nello sport professionistico".
Hitzlsperger ha sottolineato di non conoscere altri giocatori tedeschi gay e ha aggiunto: "Io non mi sono mai vergognato di come sono fatto, ma nel calcio non è sempre facile affrontare questo argomento, viene ignorato. Immaginate 20 uomini seduti intorno a un tavolo, mentre bevono qualcosa e fanno battute sui gay, lasci fare se non sono troppe offensive, ma non è facile. Io ho giocato in Germania, in Inghilterra e in Italia e l'omosessualità non è considerata un problema, neanche negli spogliatoi, però nello sport professionistico si è molto competitivi, c'è voglia di lottare e di vincere e tutto questo, secondo alcuni stereotipi, non si adatta alle femminucce". Le parole dell'ex giocatore, che ha indossato la casacca della Nazionale tedesca in 52 occasioni e in Europa ha giocato anche con Aston Villa, Stoccarda, West Ham, Wolfsburg ed Everton, hanno suscitato immediate reazioni e non solo in Germania. Lukas Podolski, attaccante dell'Arsenal ha cinguettato su Twitter tutta la sua "ammirazione" per Hitzlsperger. "Siamo in un paese in cui nessuno deve preoccuparsi di atti di intolleranza se dichiara le sue tendenze sessuali", ha commentato il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert. Tommaso Rocchi, ex capitano della Lazio ora attaccante del Padova, ha detto: "Non lo sapevo, quest'annuncio mi coglie di sorpresa. Io non me ne sono mai accorto. Non ci sono mai stati problemi, penso che uno deve essere a posto con se stesso. Ognuno è libero di essere quello che si sente". Il presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic), Damiano Tommasi, ha sottolineato: "Siamo nel 2014, lo sport e il calcio devono affrontare la questione con maturità senza scadere nel gossip. E' positivo che succeda, lo sport è motivo di incontro e anche il calcio deve dare segnali d'integrazione".