Ambra Angiolini contro gli hater che hanno definito la figlia ''più brutta rispetto ai suoi genitori'': ''Commenti malati''

  • L’attrice 46enne affronta lo scottante tema del body shaming: “Le peggiori hater sono le donne”
  • Fiera della 19enne: “Io non avrei avuto la forza di reagire come lei”

Ambra Angiolini affronta lo scottante tema del body shaming. Tra i protagonisti del cortometraggio Unfitting, che segna il debutto alla regia di Giovanna Mezzogiorno, sulle pagine di Grazia, che ha avuto l’idea della pellicola, sottolinea: Le mie peggiori ‘hater’ su Instagram sono donne, e non ragazzine, ma persone della mia età: tra i 40 e 50 anni. Siamo il braccio armato di una pseudolegge maschilista: gli uomini hanno buttato lì l’intuizione che dobbiamo avere un fisico perfetto, noi invece lavoriamo una contro l’altra per farci sentire sbagliate”. Parla anche della figlia Jolanda, 19 anni. Punta il dito contro gli hater che l’hanno definita “più brutta rispetto ai suoi genitori”. “Commenti malati”, chiarisce la 46enne

Ambra Angiolini contro gli hater che hanno definito la figlia ''più brutta rispetto ai suoi genitori'': ''Commenti malati''

Jolanda su TikTok ha condiviso un video in cui replicava alle critiche ricevute. Ambra ne è fiera: “Ho pensato come sono cambiate le ragazze e quanta consapevolezza sana possa nascere da commenti malati come quelli ricevuti da mia figlia. Io avrei vissuto quelle critiche in modo diverso, non avrei avuto la forza di reagire così, in modo così spontaneo. Personalmente come mamma in quei giorni non mi ero accorta che Jolanda stesse elaborando quel vissuto. Quando ha postato il video era con il papà: me ne sono accorta di notte, continuavano ad arrivarmi notifiche sul cellulare”. 

“Ho cercato di prendere le distanze dal mio ruolo di madre facendo i conti con l’onestà che Jolanda ci aveva sbattuto in faccia - prosegue la Angiolini - Le sue parole mi hanno colpito. Diceva: ‘Se la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla perché non si può dire di me che sono insensibile, cattiva, egoista’. Un concetto semplice, ma che contiene una tale verità, che molta gente ha trovato nelle sue frasi un luogo di residenza. Le ha sentite sue. E io per prima”.

L’attrice 46enne affronta lo scottante tema del body shaming: “Le peggiori hater sono le donne”. E' fiera della 19enne: “Io non avrei avuto la forza di reagire come lei”

Jolanda ha ricevuto l’aiuto e il conforto di tante ragazze che si sentivano come lei. La giudice di X Factor chiarisce: La sensazione di disagio provata da Jolanda l’ho provata anch’io in passato. La cosa più tossica che possa capitare è sentirsi non soltanto soli, ma in colpa per qualcosa che non si ha commesso. Rimuginare su quei pensieri è mortale. E i più fragili possono avere la tentazione di togliersi la vita. Jolanda ha offerto ad altri un luogo dove non sentirsi più soli, dove ci si rende conto che stando insieme si può uscire dal disagio.