Anna Lou Castoldi, la figlia di Asia Argento e Morgan, chiede scusa

Anna Lou Castoldi, la figlia di Asia Argento e Morgan, dopo essere stata duramente criticata e segnalata alle autorità per aver imbrattato gli autobus a Roma e essersene in qualche modo ‘vantata’ sul social, chiede scusa. Quel che pensa di tutta la vicenda lo scrive in un post che pubblica sulle sue Instagram Stories.

Anna Lou Castoldi, la figlia di Asia Argento e Morgan, chiede scusa

“E’ vero, ho fatto una cosa di cui non mi vanto, un errore, lo capisco, ora lo vedo, ho sbagliato e chiedo scusa, scrive Anna Lou Castoldi. Poi continua: “Chiederò scusa in modo sincero col cuore e con la testa alle persone che ho offeso, non a chi non ha nulla a che fare con quello che è successo e che parla solo per offendermi, ma non c’entra nulla, non sa nulla di me, non è minimamente toccato da questo fatto, non sa nulla di mio padre e mia madre, di cosa possa significare essere figlia loro, se un privilegio o una condanna, non certo una colpa”. Anna Lou Castoldi sottolinea anche: “Chi non sa cosa significa avere 17 anni oggi, in questo mondo privo di tenerezza, di esempi gentili, violento e disumano”.

Il post della 17enne

Nel lungo post chiede scusa dopo la sua ‘bravata’ confessata via social. Anna Lou Castoldi scrive ancora: “Gli errori li commettiamo tutti”. E parla del periodo adolescenziale, che la coinvolge appieno. Chiarisce: “Non venitemi a dire però che quello che ho fatto è una cosa strana per la mia età. Non è altro che una ‘ragazzata’, ma ciò non mi giustifica e per questo chiedo personalmente scusa”.

La ragazza è stata duramente criticata per aver imbrattato gli autobus a Roma e aver raccontato la 'bravata' sul social

Di seguito pubblica l’elenco di quelli a cui chiede scusa: a chi deve pulire, a chi si è sporcato, a chi lavora sui mezzi pubblici, a tutti i contribuenti, alle persone che per colpa sua hanno subito un disservizio. Poi alla mamma e al papà, Asia Argento e Morgan: “Ai miei genitori per aver dato un’altra occasione per criticarli”.