- La 25enne afflitta: “L’unica ragione per cui non mollo è perché altrimenti vincerebbero loro”
- Non legge i commenti alle news che la riguardano: "Mi dovrei di nuovo raccogliere col cucchiaino"
Aurora Ramazzotti non ne può più delle critiche di chi quotidianamente l’attacca, i tanti hater che popolano il suo profilo e non solo. Sul social, nelle sue IG Stories, sottolinea quanto si senta ferita, amareggiata e ammette di passare la vita a cercare di cambiare quello che pensa la gente di lei. “Vivo nel pregiudizio”, sbotta. Poi rivela: “L’unica ragione per cui non mollo è perché altrimenti vincerebbero loro e non me lo perdonerei mai, ma, credetemi, che sono a tanto così”.
“Io non vorrei mai che pensaste che mi faccio definire come persona da queste stupidaggini, sono consapevole di chi sono e delle mie capacità, ma sono cresciuta nel pregiudizio e dirvi che non passo la mia esistenza, da quando sono nata o da quando ne ho memoria, a cercare di cambiare il pensiero che la gente ha di me sarebbe una bugia”, confessa la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti.
“Tanto che ho scelto questo percorso consapevole della difficoltà che avrebbe portato con sé, proprio per riscattarmi, per far vedere dalle persone chi sono veramente e non farmi guardare attraverso il pregiudizio di mer*a che ho stampato sulla testa come una croce per sempre - continua Aury - Purtroppo ho solo peggiorato la situazione, perché quando ti esponi e sei un personaggio, le persone pensano che tu debba per forza accettare il rovescio della medaglia, ossia il fatto di non poter piacere a tutti”.
La Ramazzotti poi tuona: “Questo però non è il rovescio della medaglia, questo si chiama bullismo! E uno a un certo punto si domanda non se abbia le capacità di fare quel che vuole fare, ma se abbia la forza di continuare, accettando questa cosa”.
Aurora è talmente stremata che rifiuta di andare a leggere i commenti sotto le news che la riguardano: “So già cosa troverò e che mi dovrò di nuovo raccogliere col cucchiaino, quindi manco se mi pagano lingotti d’oro”.
