L'ex di Gianluca Vacchi, Giorgia Gabriele,  conferma in tribunale: ''Scatti d'ira contro i domestici''

  • La 36enne in aula testimonia nella causa intentata dalla ex colf contro l’imprenditore
  • La donna e il marito chiedono 700mila euro per straordinari non pagati, ferie e riposi non goduti
  • Vogliono pure il riscatto di anni di lavoro in nero a servizio dal 55enne

Giorgia Gabriele, ex fidanzata di Gianluca Vacchi, testimonia in tribunale nella causa intentata dalla ex colf contro l’imprenditore bolognese 55enne. L’influencer 36enne, anche stilista, conferma: Scatti d’ira contro i domestici. Così scrive La Repubblica.

L'ex di Gianluca Vacchi, Giorgia Gabriele,  conferma in tribunale: ''Scatti d'ira contro i domestici''

La donna e il marito, dopo essere stati licenziati, chiedono a Vacchi 700mila per straordinari non pagati, ferie e riposi non goduti. Vogliono pure il riscatto di anni di lavoro in nero a servizio dal 55enne. La Gabriele è stata chiamata in aula proprio per confermare le condizioni vessatorie di lavoro dei due.

La 36enne e il 55enne sono stati insieme dal 2014 al 2017

“Attacchi d’ira” da parte di Gianluca Vacchi quando le direttive non venivano attuate dal personale domestico, questo avrebbe confermato al giudice Giorgia, che dal 2014 al 2017 è stata al fianco di Vacchi. “Ma l'accusa peggiore è un'altra: aver lavorato in nero per 14 e 10 anni. Entrambi gli ex collaboratori hanno servito l'influencer in totale per 22 e 17 anni, lavorando, sostengono, anche 15 ore al giorno”, scrive il quotidiano.

L'imprenditore con alcuni suoi collaboratori domestici sul social

“Quando avevamo bisogno la contattavamo, anche a mezzanotte, se c’era bisogno, il suo era un lavoro dietro le quinte”, avrebbe detto Giorgia parlando del ruolo della governante. E ancora: “Si occupava della gestione delle case e del personale domestico delle case del signor Vacchi in particolare seguiva la formazione del personale organizzava i loro turni e si assicurava che la casa fosse organizzata in modo tale da essere efficiente secondo le esigenze del signor Vacchi”.

La donna e il marito chiedono 700mila euro per straordinari non pagati, ferie e riposi non goduti. Vogliono pure il riscatto di anni di lavoro in nero

La donna avrebbe gestito anche il denaro dell'imprenditore: “Per le piccole spese anche di personale occasionale provvedeva al pagamento in contanti la ricorrente. Posso riferire che io avevo a disposizione una carta di credito e consegnavo poi gli scontrini, per le spese più grosse, alla signora, così come lei mi aveva chiesto di fare. Confermo che  Vacchi chiedeva alla signora di andare a prelevare denaro al bancomat ma non saprei quantificare con quale frequenza. Vacchi preferiva avere sempre con sé del contante per ogni evenienza”.