Ignazio Moser si immerge nel ruscello gelato a torso nudo: foto

Ignazio Moser è cresciuto tra i monto del Trentino. Tra le cime delle Alpi si trova a suo agio. Così durante una gita in Sudtirolo con la fidanzata Cecilia Rodriguez ha deciso di immergersi in un ruscello. L’acqua di questi corsi è sempre gelata, ma lui è abituato e anzi sente che il freddo lo tempra. Così si è fatto scattare alcune foto dalla sorella di Belen e le ha postate sul social. Nelle immagini si vede che è rimasto a torso nudo per rinfrescarsi in più parti del corpo prima di riprendere il trekking.

Ignazio Moser, 27 anni, si rinfresca a torso nudo in un ruscello gelato

Dopo mesi passati in quarantena nella tenuta dei Moser in provincia di Trento, Ignazio e Cecilia si sono concessi qualche giorno da soli in Sudtirolo, che invece si trova in provincia di Bolzano, a pochi chilometri dall’Austria. Si stanno godendo giornate da sogno tra passeggiate in montagna e relax in baita. All’argentina 30enne questa dimensione bucolica piace molto, tanto che recentemente ha rivelato di voler addirittura trasferirsi a vivere in Trentino quando avranno un bambino (cosa che entrambi danno ormai per scontata).

Ignazio è cresciuto in Trentino e si trova a suo agio tra le vette delle Alpi
Ignazio è cresciuto in Trentino e si trova a suo agio tra le vette delle Alpi

“La mia vita con Ignazio è cambiata e stare qui nel suo mondo, con la sua famiglia, mi piace. Abbiamo fermato il tempo…”, ha spiegato la showgirl. “Mi mancava molto questo tipo di vita. Non rinnego la mia vita di città, ma mi piacerebbe conservare un equilibrio fra le due dimensioni”, ha aggiunto Ignazio parlando del periodo di lockdown.

“Non ho mai nascosto il desiderio di diventare mamma giovane ma ho trovato la persona per la vita, non sono mai stata così certa di questo. Mi piacerebbe che mio figlio crescesse qui, in campagna, perché vedo come crescono felici i nipoti di Ignazio e come è felice Santiago quando è qui”, ha continuato Chechu. “Piacerebbe anche a me che nostro figlio crescesse qui i primi anni perché c’è un contatto umano che serve a costruire le basi, ha concluso il compagno.