Ilaria D'Amico, dopo una pausa di 6 mesi dalla tv, per la nascita del suo secondogenito, Leopoldo Mattia, venuto al mondo lo scorso 6 gennaio per la felicità del compagno Gigi Buffon, torna in tv. Racconterà Euro 2016 su Sky. Il portiere juventino sarà impegnato in campo con la Nazionale. A Vanity Fair la conduttrice e giornalista parla del suo amore per il giocatore bianconero e non solo. Tra loro è stato colpo di fulmine.
"Non è un nuovo inizio e non sento alcuna pressione, ma solo l’emozione e la felicità di tornare a fare il mio lavoro dopo essermi presa il giusto tempo per essere madre e aver oliato quella macchina complessa che è la famiglia allargata", spiega Ilaria D'Amico sulla voglia di fare nuovamente il suo mestiere in televisione.
Tutti la credono da sempre una 'secchiona', non è così. La 42enne è tante cose: istinto e passione, ordine e ribellione ne fanno una donna intrigante. Ad averle dato serenità e un altro figlio, dopo Pietro (avuto dall'ex Rocco Attisani), è stato Gigi Buffon e l'amore che la lega a lui.
"Qualcuno pensava che la storia d’amore con lui fosse improbabile? Me lo sono detta anch’io: “E' impossibile”. Subivo lo stereotipo del calciatore. Un po’ per preconcetto, un po’ perché a volte i calciatori ci mettono del loro. Gigi per me era una commistione inde finita tra il campione di cui conoscevo le gesta e l’immaturo, se non il fascista che una volta, a Parma, aveva indossato una maglietta con la scritta “Boia chi molla”. Con certi eroi nazionalpopolari capita sempre così. La caz*ata che fai da ragazzo nel tempo assume una dimensione che, soprattutto se sei riservato e non ti racconti, tende a farti rimanere sempre uguale nel corso degli anni". Invece è arrivato durante la sera della famosa cena alla Onlus il colpo di fulmine: Ilaria D'Amico in Gigi Buffon ha scoperto "la tenerezza, la curiosità, il bellissimo mondo di un uomo leale che ha un animo stupendo e che nella sua vita ha avuto tante gioie, ma ha anche molto soff erto".
"Colpo di fulmine. Prima di quella sera ci eravamo spediti tre sms in 15 anni. Una volta lo avevo ringraziato per essere venuto a dire la sua verità sul famoso gol-non gol di Muntari che aveva negato un probabile scudetto al Milan. Gli chiesi se avesse visto la palla dentro e lui rispose che no, ma che se anche l’avesse vista non sarebbe andato dall’arbitro a dargli una mano. Un putiferio, tutti maestrini: “Il capitano della Nazionale non può mentire”. “L’ipocrisia dominante mi fa orrore”, gli scrissi. Finì lì", svela. Gli sms con il trascorrere dei giorni sono diventati continui... "La clandestinità della storia è durata pochissimo, neanche tre mesi. Entrambi vivevamo una profonda crisi. Ci siamo incontrati in un momento emotivo simile, e ci siamo trovati", confessa Ilaria D'Amico parlando dell'amore con Gigi Buffon.
Il piccolo Leopoldo Mattia è tutto facile, il figlioletto non le dà particolari problemi: "Col secondo è tutto diverso: sei già salita sul ring, e sai che non andrai al tappeto. Io sono stata nel letto di mia madre fino a undici anni, e quando è nato Pietro mi sono detta: “Non commetterò lo stesso errore, nel mio letto non lo faccio fi nire”. Mi alzavo ogni notte, a ogni pianto, ero distrutta. E finivo per dormire accanto a lui, stretta stretta. Siccome è simpaticissimo, un vero fi glio ’e ’ndrocchia, sono riuscita a non detestarlo anche se non dormire è una tortura. Leo invece è fi nto. Non piange mai".