La Mission Impossible di Cruise? Essere a Roma

Il Mission Impossibile Day inizia presto nella capitale, con un’anteprima del film dedicata alla stampa prevista per le 9,30 del mattino. Ma i fotografi sono tutti a viale del Parco Celio, vicino al Colosseo, dove alle 12,15 è previsto il primo dei photocall con tutto il cast della pellicola, regista compreso. La delusione, allo scatto dei flash, però è tanta. C’è J.J. Adams, Philip Seymour Hoffman, Michelle Monaghan, Jonathan Rhys Meyers, Keri Russell, Maggie Q e Laurence Fishburne, Paula Wagner, ma manca lui, l’agente segreto più desiderato del pianeta, Ethan Hunt, all’anagrafe Tom Cruise.
L’assenza del divo fa parlare. La voce arriva fino Palazzo Colonna, in piazza SS. Apostoli, dove alle 13 è previsto l’inizio dell’attesissima conferenza stampa. Le voci circolavano da giorni: Tom Cruise non verrà. E’ nata la figlia Suri, avuta dalla sua compagna Katie Holmes. L’attore rinuncerà alla premiere mondiale di “Mission: Impossibile III” a Roma.

Inizia l’incontro con i giornalisti. Attori e registi parlano con entusiasmo dell’action movie, che nel terzo episodio racconta anche storie d’amicizia e amore, nelle sale dal prossimo 5 maggio distribuito da Uip. E mentre Philip Seymour Hoffman spiega le difficoltà del suo ruolo da cattivo, un boato si alza nella sala. Tom è qui! Un colpo di teatro sensazionale, dovuto, sembra, a problemi di orario dell’aereo che l’ha portato in Italia. Look total black, occhiali compresi. E’ al settimo cielo, si vede. Entusiasta, saluta la stampa e ringrazia per il lungo applauso. Da quel momento in poi le domande sono quasi tutte per lui.
“La mia vera 'mission impossible' è stata venire qui a Roma. Non volevo lasciare la mia bambina”, dice subito Tom. Poi parla del film e delle scene girate nella capitale: “Roma è bella, ci siamo divertiti. Guidare per le sue vie è spettacolare. La prima scena è stata girata qui, è stata un’emozione. Dovevo essere qui, venire per la presentazione. Rimarrò qualche ora e poi andrò via. La nascita di Suri è stato tutto ciò che Katie e io sognavamo, un’esperienza spirituale perfetta. Non si può spiegare con le parole: voglio soltanto comunicare a Katie il mio amore, voglio portarla a Parigi e chiederle di sposarmi”. Poi rende merito al regista J. J. Abrams, ideatore di serie televisive di successo come “Alias” e “Lost”: “Ha concepito ogni scena dall’inizio, voglio ringraziarlo. Io ho voluto girare personalmente anche quelle pericolose. Vivo per questo genere di situazioni, mi elettrizzano. Ho la fortuna di lavorare con un cast straordinario, non mi pareva vero poter stare ogni giorno in un gruppo così unito”. Parla anche di pannolini e pappe: “Ho cambiato io Suri la prima volta. Cambio i pannolini ogni volta. Lo ammetto, mi piace da morire. Abbiamo escogitato un sistema che chiamiamo 'B and B': lei la allatta al seno (breast feeding) ed io le faccio fare il ruttino (burping) e le cambio il pannolino. E' un lavoro di squadra, ‘very fun’".

La conferenza si ferma qui, ma non Cruise. Lui rimane, come sempre, a firmare decine di autografi, a salutare i giornalisti che conosce, a farsi fotografare. Disponibile e cordiale, è un vero divo. Il suo Mission Impossibile Day continua in piazza del Popolo con l’Mtv Event e in serata al Cinema Adriano con la premiere vip.

© 2006 GossipNews-Foto: M. Bruni

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