Michelle Hunziker sul Metoo: 'Chi cede a un ricatto sessuale è corresponsabile, non più vittima’

Michelle Hunziker parla del Metoo, esploso due anni fa, quando in tutto il mondo si è cominciato a parlare dello scandalo delle molestie sessuali. La conduttrice 42enne a Oggi dice, senza mezzi termini: “Chi cede a un ricatto sessuale è corresponsabile, non più vittima”. Anche la bionda nella vita si è trovata davanti a situazioni equivoche: ha sempre saputo dire di no.

Michelle Hunziker sul Metoo: 'Chi cede a un ricatto sessuale è corresponsabile, non più vittima'

Da 12 anni con Giulia Bongiorno ha fondato l’associazione Doppia Difesa: Michelle Hunziker è sempre dalla parte delle donne. Bella, sensuale, la svizzera ha dovuto lottare per essere anche altro in tv ed è contenta di esserci riuscita.

“Cominciamo col dire che è stato un momento importantissimo che ha imposto a tutto il mondo di parlare di un tema che fino al giorno prima era tabù - dice Michelle Hunziker sul Metoo - Un hashtag, #metoo, è entrato nel linguaggio comune. E’ rimasta una presa di coscienza collettiva del problema, un vocabolario condiviso per parlarne e una società pronta ad ascoltare. E questo aiuta molto chi in quelle situazioni si sente sola, perché capisca che si può non cedere ai ricatti anche se ci si sente deboli”.

La figlia Aurora è una una femminista progressista come lei

Il Metoo ha portato a forti dibattiti pubblici, è quasi degenerato con il tempo, in merito a questa deriva Michelle Hunziker spiega: “Dopo un po’ non si capiva più quale fosse il confine tra molestie e approcci, vero. Ma è così in tutte le battaglie. Tutte le classi represse - e le donne lo sono - quando battagliano per ottenere un obiettivo si perdono un po’, perché pensano che diventare la versione peggiore di quello che in realtà odiano sia un modo per arrivare all’obiettivo più rapidamente. Invece la sfida è rimanere sempre concentrate sull’obiettivo, non sul mezzo”.

La presentatrice chiarisce ancora: “Le giovani donne sono piene di sogni, di speranze, e sono esposte al rischio di lasciarsi infinocchiare da manipolatori che fanno promesse, le usano e le gettano via. Noi invece dobbiamo insegnare loro che col ricatto sessuale non si arriva da nessuna parte. Diverso il discorso per le donne adulte: quando si trovano davanti a un ricatto sessuale possono e devono dire di no, altrimenti diventano corresponsabili, non più vittime".

Michelle Hunziker poi svela: “Nella mia vita ho avuto un sacco di situazioni del genere e ho sempre ritenuto più importante ricordarmi che siamo noi le responsabili del nostro destino, consapevole che se avessi ceduto sarebbe stata anche colpa mia”.

E’ stata la mamma a educarla così, a prendersi sempre le sue responsabilità: “Se dai sempre la colpa agli altri non cresci, non vai avanti. Solo avendo consapevolezza dei tuoi errori e delle tue responsabilità riesci a perdonarti, a volerti bene. Il Metoo deve partire da lì: ‘io non scendo ai ricatti’. Finora abbiamo acceso giustamente riflettori sui ‘porconi’, come è giusto che sia, perché vanno puniti tutti. Però ora è il momento di spostare l’attenzione su quella che può diventare la nostra quota di responsabilità. Altrimenti si criminalizzano gli uomini e non si capiscono davvero le storie”.

Mamma di Aurora, 22 anni, Sole, 5, e Celeste, 4, sulla figlia maggiore Michelle confessa: “E' una femminista progressista, come me. Ha le idee chiare ma è equilibrata, non certo un’estremista”.