Ravanelli in... mutande

Ce lo ricordavamo in pantaloncini, calzettoni e maglia juventina, laziale o azzurra della Nazionale. Alto, grintoso, non certo aggraziato nei movimenti. Ottimo calciatore, avvicinato da Berlusconi in uno slancio di generosità al mito Di Stefano. Il capello brizzolato alla George Clooney gli valse l'appellativo di Penna Bianca, con il quale ancora oggi è ricordato nel mondo del calcio.
Parliamo naturalmente di Fabrizio Ravanelli, che in questi giorni è ridisceso in campo. Questa volta non su un terreno di gioco, abbandonato di recente per la carriera di opinionista e per il corso allenatori, ma su una passerella. Non è la prima uscita modaiola dell'ex attaccante della Juve, visto che Bikkembergs l'aveva già invitato a sfilare in un'altra occasione.

L’altro giorno, però, la sua uscita da modello è stata decisamente più audace. Ravanelli, infatti, ha passeggiato disinvolto in pedana, sfruttando gli insegnamenti della precedente esperienza, almeno fino a quando non è stato "costretto" a farlo in costume. In quel caso, infatti, la sicurezza è venuta un po' meno e le gambe hanno tremato forse anche di più rispetto alla finale di Champions League vinta a Roma con la maglia bianconera contro l’Aiax.

Tutto questo non è certamente accaduto al nuotatore Rosolino, che invece è stato testimonial di Laura Biagiotti. Insomma, lo sport invade anche le passerelle, ma d'altronde quale miglior modello di un atleta dal fisico prestante e ben allenato?

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Foto: dalla rete