Domenica sera poteva andargli molto peggio. Renato Balestra è stato il malcapitato protagonista di un pauroso incidente in Corso Vittorio Emanuele II a Roma.
Lo stilista stava aprendo lo sportello per entrare e mettersi alla guida della sua auto, parcheggiata sul marciapiede, quando un autobus, sopraggiunto alle sue spalle, ha sfiorato la carrozzeria, piegando lo sportello, e mandando in mille pezzi il finestrino e i vetri della porta centrale del bus stesso.
“Ho visto la morte in faccia, non mi sono sentito più le gambe, tutto intorno a me vetri che saltavano e quel vento che mi ha avvolto per istanti che mi sono sembrati eterni. Sono vivo per miracolo e per questo stamani ho acceso un cero alla Madonna”, ha raccontato Balestra.
“Uno spavento enorme, questione di pochi centimetri e quel gigante mi avrebbe travolto – ha aggiunto il maestro della maison di moda - Ne sono uscito illeso, ma lì per lì non mi sono nemmeno reso conto bene del pericolo che ho corso. Ancora adesso sono choccato”.
Renato tornava da una cena in trattoria con alcuni amici, tra cui Renato Chiaro, il personal trainer protagonista fino a poco tempo fa della trasmissione “Uomini e donne” e la sua compagna, Marina Carnevale, e altre due persone.
“Un amico mi aveva chiesto un passaggio a casa – ha spiegato Balestra - Lui era già salito in auto. Io stavo aprendo lo sportello. E’ vero, avevo parcheggiato in un’area non autorizzata e per questo ho pagato pure la multa, ma quell’autobus viaggiava a una velocità spaventosa e oltre la linea bianca che delimita la carreggiata. Si è materializzato dietro di me come un lampo. Se fossi stato solo un centimetro più all’esterno, non starei qui a raccontarlo”.
Era tardi, quasi la mezzanotte. Subito dopo lo schianto, sono arrivati i vigili urbani per constatare cosa fosse accaduto. Lo stilista ha aspettato assistito dagli intimi e dalla gente: “C’erano altri incidenti con feriti in zona e per questo abbiamo dovuto aspettare. Nel frattempo i miei amici mi hanno rincuorato. Chi tra i passanti mi ha offerto un bicchiere d’acqua, qualcuno mi ha portato pure qualcosa di più forte, un amaro credo, dal ristorante e una sedia. Devo ringraziarli. Pensare che poco prima avevo salutato un altro amico che era stato appena avvisato di un cugino finito in coma all’ospedale. Insomma, una serata davvero storta”.
Alla guida del bus della linea 40, c’era una giovane donna. "E’ paradossale, ma per Balestra che è un sarto, avere salva la vita è stata una questione di centimetri. Ci eravamo appena salutati, ho sentito un gran botto perché quel pullman che correva come un pazzo prima di agganciarsi allo sportello, ha preso in pieno delle piante. Renato era diventato un lenzuolo, come pietrificato. Nella sfortuna, è andata bene”, ha infine aggiunto il testimone, Renato Chiaro.