Ricky Martin: 'Prima perseguitavo i gay'

Oggi è un omosessuale dichiarato e felice. Da tempo fidanzato con Carlòs Gonzalez, Ricky Martin è padre dal 2008 di Valentino e Matteo, due adorabili gemellini nati con l'utero in affitto. Prima di arrivare al coming out, però, il cantante ha vissuto una condizione psicologica molto diversa. Lo ha confessato a GQ Australia.
"E' stato un processo molto intenso, angosciante e doloroso ma anche liberatorio. Oggi accetto la mia omosessualità come un regalo che mi dà la vita. Mi sento benedetto di essere quello che sono. Che succederà da oggi in poi? Chi lo sa. Ora mi posso concentrare solo su quello che sto vivendo oggi. Questi anni di silenzio e di riflessione mi hanno rinforzato e mi hanno fatto riscoprire tutto l’amore che vive dentro di me. Solo la verità porta alla calma e alla pace interiore", ha spiegato Martin.

E' stato sempre tutto difficile, la popstar ha sofferto, persino mentendo a se stesso. "Quando tutti ti dicono che sei sbagliato, la società, la tua fede, tutti, la tua fiducia va in pezzi. Ho sfogato la mia rabbia con tutti quelli che erano attorno a me - ha continuato Ricky - Ero molto, molto arrabbiato e davvero ribelle. Ero solito guardare i gay e pensare, non sono come loro, non sono così e non voglio essere così, non sono io. Mi vergognavo di me stesso. Ora ripenso al passato, e realizzo che perseguitavo le persone che sapevo fossero gay. Avevo interiorizzato l’omofobia, e pur realizzando che mi stavo confrontando con chi ero veramente, volevo fuggire da tutto ciò. Non voglio che i miei figli crescano in un mondo di bugie o che pensino che ci sia qualcosa di sbagliato nell’essere gay. Sono orgoglioso di dire che sono un fortunato omosessuale. Sono davvero benedetto nell’essere ciò che sono".
A 42 anni il portoricano può dirsi finalemente sereno. E in tv, proprio in Australia, si gode il ruolo di giurato a "The Voice" in cui mostra il meglio di sé.