''Potrò ridurre i trattamenti oncologici'': Re Carlo aggiorna per la prima volta sul suo cancro

  • Il sovrano 77enne ha condiviso un videomessaggio e parlato della sua malattia
  • Dopo un anno di trattamenti importanti, nel 2026 potrà diminuire le cure
  • Sembra che la sua lotta contro il cancro stia procedendo bene, anche se non sarebbe ancora vinta
  • Rimane il mistero su quale parte del suo corpo sia stata aggredita dal tumore

Re Carlo ha diffuso aggiornamenti positivi sulle sue condizioni di salute, parlando di “buone notizie” legate alla sua lotta contro il cancro. In un messaggio personale ha spiegato che, grazie alla diagnosi precoce e a un intervento efficace, il trattamento potrà essere ridotto dal prossimo anno.

Il sovrano lo ha annunciato in un videomessaggio trasmesso su Channel 4 per la campagna Stand Up To Cancer. “Questo traguardo è sia una benedizione personale sia una testimonianza dei notevoli progressi compiuti nell’assistenza oncologica”, ha dichiarato.

È il più importante aggiornamento sullo stato di salute del Re da quando, nel febbraio 2024, aveva reso pubblica la diagnosi. Il tipo di tumore non è stato specificato e le cure continueranno, ma Carlo ha ribadito che “la diagnosi precoce, molto semplicemente, salva vite”.

Re Carlo, 77 anni, per la prima volta aggiorna sulla sua lotta al tumore dopo aver rivelato la malattia nel febbraio 2024

Secondo Buckingham Palace, il Re ha “risposto in modo eccezionale al trattamento” e i medici passeranno ora a una fase “precauzionale”, con una riduzione significativa della frequenza delle terapie. Il sovrano, 77 anni, non è però definito in remissione né guarito.

Nel suo intervento ha spiegato: “Oggi posso condividere con voi la buona notizia che, grazie alla diagnosi precoce, a un intervento efficace e al rispetto delle ‘indicazioni dei medici’, il mio programma di trattamento oncologico potrà essere ridotto nel nuovo anno”.

Il videomessaggio è stato registrato a Clarence House qualche settimana fa.

“Dalla mia esperienza personale so che una diagnosi di cancro può sembrare travolgente. Eppure so anche che la diagnosi precoce è la chiave che può trasformare i percorsi di cura, offrendo tempo prezioso alle équipe mediche”, ha detto il Re.

Ha proseguito: “La tua vita, o la vita di qualcuno che ami, potrebbe dipenderne”.

Carlo ha anche ricordato il valore umano di chi lavora accanto ai pazienti, dicendosi “profondamente colpito da ciò che posso solo definire la ‘comunità di cura’ che circonda ogni paziente oncologico: gli specialisti, gli infermieri, i ricercatori e i volontari che lavorano instancabilmente per salvare e migliorare vite”.

“I numeri parlano con chiarezza brutale. Per fare solo un esempio: quando il cancro intestinale viene individuato allo stadio più precoce, circa nove persone su dieci sopravvivono per almeno cinque anni. Quando la diagnosi arriva tardi, la percentuale scende a una su dieci”, ha affermato.

Fonti reali hanno precisato che il riferimento al cancro intestinale non è collegato alla patologia del sovrano e che il tumore alla prostata è stato escluso.