Sanremo 2012, il ritorno di Eli e Belen

Alle 00,35, appena calato il sipario sulla prima serata del Festival di Sanremo 2012, hanno detto: "Non sappiamo se domani ci saremo". Era il 16 che avrebbero dovuto salire di nuovo sul palco dell'Ariston. Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, invece, sono state richiamate in extremis per sostituire la modella ceca Ivana Mazrova, immobilizzata da un torcicollo funesto. Splendide, sono entrate in scena a tre ore dall'inizio della serata. In abito bianco Ely, vestita di nero la Rodriguez, hanno sì cantato, ma in playback.
Sono sembrate spigliate e sicure di sè, nonostante l'improvvisata all'ultimo momento, con abiti da sogno e fisico in mostra. I fari sulla kermesse, però, si sono accesi per il monologo di Adriano Celentano e le sue bombe.
Il Molleggiato è stato apocalittico, si è scagliato contro tutto e tutti. Ha inneggiato a Gesù e affondato i preti, i giornali cattolici Avvenire e Famiglia Cristiana , il Corriere della Sera e il suo critico televisivo Aldo Grasso, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, l'alta velocità, la Corte Costituzionale che ha bocciato il referendum sulla legge elettorale, nonostante il milione e 200 mila firme. Sessanta minuti che hanno creato un polverone e fatto passare in scondo ordine le canzoni, quelle che dovevano essere le protagoniste.

Hanno convinto Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, che hanno aperto l'evento, Rocco Papaleo, alcuni brani, come quello della favoritissima Emma Marrone e quello cantato da Francesco Renga. Lo share ha pagato, aiutato dalla contro programmazione assente: nella prima parte 14 milioni 378mila spettatori, con il 48,5% di share, nella seconda parte 8 milioni 430 mila spettatori e il 55,06% di share (meglio dell'edizione 2011, che nella prima serata aveva fatto il 45,20%, e il 48,65% di share. La media ponderata della serata è pari a 12 milioni 762mila spettatori con il 49.59%).
Gianni Morandi ha battuto se stesso. E poco importa se alla fine, causa un guasto nel meccanismo del televoto, non ci sia stato alcun eliminato. La giuria di Sanremo ha fischiato rumorosamente, tutto da rifare, ma non c'è problema. Stasera invece che due, saranno fatti fuori quattro cantanti. La serata sarà interminabile, arricchita pure dai giovani. Però Sanremo è Sanremo. Si parla solo di questo. Il resto è noia.